Il restauro mimetico è il tipo d’intervento più richiesto dalla clientela privata. Si tratta di un restauro volto alla totale sparizione delle linee di frattura e alla completa ricostruzione delle parti mancanti. Il restauro di tipo mimetico viene eseguito con tecniche poco invasive, non distruttive e con materiali reversibili. E si completa di un ritocco pittorico estremamente accurato e meticoloso.

Un restauro mimetico di qualità

Le parti mancanti che vengono ricostruite riproducono il carattere dell’originale in ogni suo dettaglio. Sia quando questo sia impartito dalle mani dell’artefice, sia quando, invece, scaturisca dalle reazioni spontanee della materia ceramica in balìa del fuoco.

Ogni puntinatura, ogni ribollitura o colatura dello smalto viene ricreata attraverso una sapiente sequenza di sovrapposizioni di ritocchi pittorici. Questi vengono eseguiti a velature trasparenti, applicate ad aerografo e a pennello. Le profondità delle invetriature e degli smalti rinascono replicando tutti quegli effetti, anche impercettibili che ne determinano il fascino.

Lungo le linee di frattura viene eseguito un meticoloso lavoro di “ricucitura cromatica”. Le tonalità di colore vengono riprodotte in modo perfetto ed applicate poi millimetro dopo millimetro a minuscoli tocchi. In questo modo le parti vengono perfettamente raccordate. Tutto ciò senza mai coprire l’originale in maniera invasiva.

Perché è importante scegliere le materie prime

La cura nella scelta dei materiali è uno dei punti di forza dello studio.

Per gli assemblaggi vengono utilizzati solo collanti robusti ma reversibili. Per le ricostruzioni formali, al posto dei tradizionali gessi, viene utilizzato un materiale sintetico di tipo epossidico per ottenere ricostruzioni solide, compatte e sempre impeccabili.

La stessa metodologia viene utilizzata sia a fronte degli interventi più minuti, sia per le zone ampie e portanti.

Per il ritocco pittorico non vengono utilizzate le consuete tinte industriali. Ma si utilizzano direttamente pigmenti in polvere accuratamente selezionati, in base alla loro stabilità alla luce. Tutto ciò è garanzia di un restauro i cui colori rimangano inalterati nel tempo.

Perché è cruciale curare gli aspetti conservativi

Ogni intervento di restauro delle ceramiche dello studio viene concepito nel pieno rispetto degli aspetti conservativi. Per migliorare le condizioni generali dell’opera, rallentarne il naturale degrado e per tramandarla così nel migliore dei modi.

L’esecuzione di puliture ben calibrate, il consolidamento di smalti e supporti ceramici ed infine la realizzazione di interventi estetici eseguiti sempre a freddo è una garanzia per la loro salvaguardia.

Ad esempio, la maldestra ricottura di un oggetto antico, può cagionare addirittura la perdita della propria storia. Un’ opera antica, sottoposta all’esame di termoluminescenza per la datazione, dopo una nuova cottura, risulterà come fosse “nuova di zecca”. Praticamente la totale distruzione del proprio valore storico.

È facile capire come l’uso di tecniche non distruttive e di materiali reversibili diventi quindi un passaggio indispensabile. Non solo per prevenire i nuovi danni, ma per cautelare il valore storico e il valore economico dell’opera d’arte.

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