Lo studio fornisce consulenza tecnica per trasporti e imballaggi opere d’arte antica e moderna.

Molti degli oggetti che arrivano nello studio di restauro sono stati danneggiati a causa di movimentazioni sbagliate o spedizioni fatte con imballaggi mal progettati.

Questo problema è diventato più pregnante da quando le movimentazioni riguardano le opere d’arte moderna e contemporanea.

Nuovi problemi da affrontare

Nel ‘900, l’arte, liberandosi dalle costrizioni della tradizione, è diventata più libera nel gesto e più ardita nel concetto. Ma inizia anche a produrre opere intrinsecamente più fragili.Anticamente gli artisti erano prima di tutto artigiani, erano quindi abituati a concepire e costruire le proprie opere pensando alla loro durata nel tempo e alla loro stabilità.

Baricentri sbilanciati, pesi non distribuiti, parti esageratamente aggettanti o spessori disomogenei. Sono queste le ragioni di tensioni che procurano le fratture se non vengono opportunamente accompagnate e sostenute.

L’esperienza di un restauratore specializzato

Lo sguardo di un restauratore specializzato sui fragili può rivelarsi quindi indispensabile nella prevenzione dei danni durante le movimentazioni. La sua esperienza diventa utile per individuare i punti dell’opera d’arte a maggiore rischio di tensioni.

I danni possono così essere finalmente prevenuti puntellando opportunamente i punti critici, spessorando alcune parti o scegliendo il materiale da imballaggio più idoneo.

Sono quindi a vostra disposizione per stilare un Facility Report per la vostra opera d’arte e a collaborare con il vostro spedizioniere per la preparazione di un imballaggio ottimale.

Esempio di un pessimo imballaggio

Nella gallery in fondo trovate un esempio di un pessimo imballaggio giunto a destinazione con la statua interna rotta. Spesso, infatti, l’imballaggio si limita a ricoprire gli spazi vuoti senza nessuna considerazione per l’opera d’arte e la sua estrema fragilità.

Redazione di facility report e servizio di accompagnamento

Lo studio offre un servizio dedicato. Il facility report è un documento che viene redatto per accompagnare l’opera durante le proprie movimentazioni, ad esempio durante i prestiti per le mostre o durante il viaggio di consegna presso l’abitazione del collezionista che ha acquistato l’opera. L’opera passa attraverso mani diverse ed Il facility report che ha testi brevi ed è corredato da foto chiare con frecce e indicazioni diventa uno strumento prezioso.

Nel facility report sono evidenziate le zone più critiche e delicate. Vengono specificati ad esempio i punti in cui è più conveniente impugnare l’opera e quelli dove invece è tassativamente vietato farlo, pena la rottura delle parti. Vengono specificati ai trasportatori i tipi di puntellature da apporre per sostenere e proteggere i punti fragili ed anche le eventuali modifiche da far fare sulle casse. Quando necessario o richiesto, il restauratore è anche disponibile a sovrintendere alla messa in cassa.

Si tratta di un documento che rimane al proprietario dell’opera e diventa parte del proprio fascicolo, insieme al condition report, che documenta lo stato di conservazione dell’opera e il certificato di autentica.

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